Cogenerazione da biomassa solida con solide prospettive
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di Davide Carminati | master Energia e ambiente AIEE, Università Roma TRE



Le rinnovabili sono ormai una realtà diffusa e in costante crescita. Tra queste fonti, la biomassa registra una presenza sempre più cospicua grazie anche alle nuove tecnologie impiegate negli impianti che alimenta. Le centrali di cogenerazione, ad esempio, rendono simultanee la produzione di energia elettrica e calore. Nell’ambito dei vari progetti nascenti legati a questa tipologia di generazione si segnala il caso italiano di Enel Green Power. L’azienda, in collaborazione con LegaCoop, ha dato vita ad un progetto che mira a valorizzare le potature forestali e gli scarti delle aziende agricole, trasformandoli da residui da smaltire a risorsa destinata agli impianti di cogenerazione.



La biomassa è oggi forse una delle risorse rinnovabili meno conosciute, ma non per questo di minore importanza. Un’appartenenza coerente con il fatto che, da un lato, le materie prime di origine vegetale rappresentano degli “accumuli” alternativi di energia solare (quella immagazzinata nella crescita per effetto della fotosintesi clorofilliana); dall’altro, il recupero degli “scarti” e la loro trasformazione in fonte di energia evidentemente rappresenta un modo per inserire una componente positiva al bilancio energetico complessivo.



Va sottolineato che la bioenergia rappresenta in totale circa il 10 per cento della fornitura mondiale di energia primaria (International Energy Agency 2014), con la predominanza dell’uso tradizionale. Questo, infatti, è dovuto alla combustione di legname (fuochi liberi o fornelli e cucine molto inefficienti), che rappresenta ancora l’unica fonte energetica per molti Paesi in via di sviluppo, principalmente nel Continente africano. [...]

©nuovaenergia

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