Efficienza energetica: moda, opportunità o fattore strategico? |
di Alessandro Clerici | Chairman del Gruppo di Studio WEC Risorse energetiche mondiali e tecnologie
L’efficienza energetica è stata ultimamente - ed è tuttora - l’oggetto di numerose discussioni, convegni, legislazioni. Tra queste ultime, per l’Italia, vi è da implementare entro aprile 2013 la nuova Direttiva Europea del 4/12/2012, uscita quasi contemporaneamente all’ultimo Decreto Ministeriale sui Certificati Bianchi.
Ho colto l’occasione del convegno svoltosi a Roma lo scorso 23 gennaio al MISE - per la presentazione dell’interessante Secondo rapporto sull’efficienza energetica di ENEA - per effettuare una serie di interventi sia nel dibattito pubblico, sia a latere in colloqui personali con responsabili del MISE e della stessa ENEA. Riporto di seguito una sintesi di quanto da me espresso.
Pur verificando un maggior interesse e più frequenti interventi di efficientizzazione, specie in grosse aziende (e penso non si tratti solo di interventi di immagine), il problema dell’informazione e formazione mi sembra risulti ancora essenziale. Occorre mettere a disposizione concretamente dei fondi e trovare nuovi mezzi di comunicazione e di coinvolgimento: andare in televisione, instaurare a tutti i livelli premi per aziende, condomini, edifici pubblici e, perché no, per privati cittadini che si siano distinti in applicazioni di efficienza energetica. Non ci si può accontentare dei pur lodevoli premi organizzati da grandi aziende che operano nel settore.
Tali campagne informative dovrebbero portare ad una diffusa svolta culturale: considerare nell’acquisto di ogni componente/sistema non il solo investimento iniziale (CAPEX) ma anche i costi di esercizio (OPEX) – e quindi la bolletta energetica sempre più salata – minimizzando il valore complessivo CAPEX+OPEX. E qui le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero dare il buon esempio nei loro bandi di gara, inserendo nelle specifiche chiari parametri di valutazione dell’OPEX; senza tali valutazioni vince il prodotto/sistema meno virtuoso con il minimo costo iniziale ma con il massimo spreco di energia. In merito, potrei anche portare una serie di esempi raccapriccianti. [...]
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