Manzoni: "Un buon futuro con l'Europa senza barriere" |
di Davide Canevari
“Parlare solo dell’Italia non ha grande senso… Occorre ragionare – almeno – in un’ottica di continente, superando le barriere del singolo Paese”. Per il managing director di Atel Energia, Piero Manzoni, quando si affronta la delicata questione energetica, anche per noi italiani, l’unica bandiera di riferimento deve essere quella delle dodici stelle su fondo azzurro. L’Europa deve, cioè, diventare attrice e protagonista, trasformando le differenze che contraddistinguono i singoli Stati membri in un motivo di coesione.
“La questione è delicata – prosegue Manzoni – perché oggi sembra prevalere l’aspetto dell’eterogeneità. Negli ultimi anni lo scenario europeo è cambiato rapidamente. Ancora nel 2000 sembrava dominare la logica del contenimento dei prezzi del kWh; oggi l’attenzione si è spostata sulle variabili ambientali e sulla necessità di garantire l’affidabilità delle forniture. Pur essendo gli obiettivi comuni e condivisi, ogni Paese ha seguito però una propria strada. Le grandi aziende continentali che controllano il mercato hanno puntato sulla logica dei campioni nazionali, quindi sulla costituzione di barriere tra Paese e Paese”.
Soluzioni?
Apparentemente la strada è semplice. Basterebbe sviluppare ulteriormente le reti di interconnessione tra le varie nazioni, così da trasformare il Vecchio Continente in un’unica piattaforma energetica. Resta da valutare la tempistica necessaria per questo sviluppo, tenendo conto che i consumi energetici aumentano e che, quindi, si dovrà pianificare a livello europeo anche un incremento di capacità produttiva.[...]
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