Garrone: "ERG, da 85 anni una storia di valori, passione e persone" |
Garrone: “ERG, da 85 anni una storia
di valori, passione e persone”
di Paola Sesti
SOSTENIBILITÀ, LUNGIMIRANZA, SOLIDITÀ FINANZIARIA E PROPENSIONE AL CAMBIAMENTO SONO ALCUNI FRA GLI ELEMENTI CHE HANNO CONSENTITO AD ERG DI DIVENTARE QUELLO CHE È OGGI. MA NEL PERCORSO DI SUCCESSO HA AVUTO UN RUOLO IMPORTANTE ANCHE LA FIDUCIA DELLE PERSONE. PERCHÉ SOLO SE I VALORI FONDANTI DI UNA IMPRESA SONO RADICATI NELLE SUE PERSONE È POSSIBILE GENERARE IL CAMBIAMENTO
Correva l’anno 2003. ERG – secondo operatore del settore in Italia con 2.045 impianti di distribuzione stradale (7 per cento del mercato) – rappresentava il 22 per cento della capacità di raffinazione nazionale. Il crescente interesse per l’energia, dovuto anche alla necessità di rispondere a problemi legati allo smaltimento dei residui di lavorazione della raffineria, porta alla decisione di realizzare l’impianto di cogenerazione di Priolo, la prima centrale al mondo
con questa tecnologia (combinazione di un gassificatore con una turbina).
Il gruppo si avvia a diventare così multienergy.
“Oggi non si può più essere raffinatori puri” – dichiarava a Nuova Energia l’amministratore delegato Alessandro Garrone nell’intervista di copertina.
“I margini sono troppo volatili. Volevamo più stabilità e per questo abbiamo scelto di agire nel settore dell’energia”. Da allora, molti elettroni sono passati sulla rete ma il talento innovatore e visionario del Gruppo non si è perso. Anzi. Ed è lo stesso Garrone, a distanza di vent’anni esatti da quell’intervista, a raccontare a Nuova Energia lo storico passaggio della sua ERG dal petrolio alle rinnovabili. Partiamo da quel 2003.
Dopo l’avvio della trasformazione industriale iniziata nel 2008, ERG ha modificato radicalmente il proprio portafoglio di business anticipando gli scenari energetici di lungo termine e raggiungendo nelle rinnovabili una posizione di leadership non solo nel mercato italiano ma anche in quello europeo. Come è accaduto tutto questo?
In tempi non sospetti, quando il settore delle rinnovabili era ancora in una fase iniziale di sviluppo, abbiamo intrapreso un percorso che ha portato alla trasformazione radicale del nostro modello di business attuando, di fatto in poco più di 10 anni, la nostra transizione energetica e acquisendo un ruolo da protagonisti nella generazione da fonti rinnovabili.
Tutto è cominciato da un’esigenza di diversificazione del portafoglio.
È così. Nel 2006 abbiamo fatto il primo investimento nelle rinnovabili. La svolta si è presentata qualche anno più tardi, coerentemente con l’obiettivo
che intendevamo raggiungere di ridurre l’esposizione al settore della raffinazione e al contempo dando una svolta green per creare un modello di sviluppo sostenibile. Abbiamo quindi siglato un accordo con Lukoil, che cercava un appoggio in Italia per la raffinazione del petrolio, dapprima cedendo una quota di minoranza, con un’opzione - poi esercitata - per vendere tutta la nostra parte. In questo modo, grazie alla vision e alla lungimiranza dei nostri manager e della nostra famiglia, oltre che al preziosissimo lavoro delle nostre persone, siamo riusciti ad interpretare e anticipare il cambiamento del panorama energetico globale, per rispondere alle nuove esigenze di mercato prima di altre aziende.
Quali sono oggi gli elementi alla base del successo del vostro modello di business, testimoniato anche dalla redditività del titolo dopo l’ingresso nelle rinnovabili?
Sostenibilità, lungimiranza, solidità finanziaria e propensione al cambiamento sono sicuramente alcuni fra gli elementi più importanti che hanno consentito ad ERG di diventare quello che è oggi. Ma nel nostro percorso di successo hanno avuto un ruolo importantissimo anche l’attaccamento e la fiducia delle nostre persone, che hanno accolto e assecondato il cambiamento.
Nel corso della mia carriera ho imparato un’importantissima lezione: solo se i valori fondanti dell’impresa sono radicati nelle sue persone, è possibile generare il cambiamento. Nella nostra storia abbiamo superato gli effetti di una guerra mondiale (la Seconda, scoppiata poco dopo la nostra nascita), crisi economiche e petrolifere. Abbiamo affrontato la sfida pandemica e oggi siamo pronti, con un certo anticipo, alla sfida per eccellenza: quella della lotta al cambiamento climatico.
Questo è il presente. E per il futuro?
Per il futuro continueremo a fare leva su questi valori per crescere nel settore delle rinnovabili, in qualità di leader della transizione energetica, aumentando fino a quota 5 GW la capacità installata nel 2027. Lo faremo incrementando diversificazione geografica e tecnologica, pilastri della nostra strategia industriale, guardando anche a nuovi Paesi e puntando a un importante incremento nel fotovoltaico, avendo uno sguardo sempre pronto a cogliere
le evoluzioni tecnologiche del settore energetico attraverso un atteggiamento proattivo e flessibile, grazie al quale siamo stati anche pionieri nel repowering eolico in Italia.[...]
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