Essere una utility green al servizio dei territori, un operatore multiservice al quale possono rivolgersi Pubblica Amministrazione, imprese, cittadini.
Questo è l’obiettivo strategico che LGH, la multiutility con sede a Cremona e da agosto 2016 parte del gruppo A2A, si è data col nuovo Piano Industriale 2020-2024.
“LGH si trova oggi nella condizione di ambire ad una doppia leadership” ammette Claudio Sanna, che dall’aprile 2019 è amministratore delegato del Gruppo. “La prima è quella che ci viene consegnata dalla storia recente della nostra azienda, ed è quella territoriale”.
Che cosa intende?
Siamo presenti su un’area di 200 Comuni del Sud della Lombardia, con un milione di abitanti. In questa parte così importante della nostra regione siamo al servizio delle comunità locali, ad esempio nei servizi ambientali. Le attività di igiene urbana vedono i Comuni serviti con percentuali di raccolta differenziata ormai stabilmente superiori al 75 per cento, fino a sfiorare punte oltre l’80. E ancora, gestiamo le reti del teleriscaldamento come quella della città di Cremona.
Dopo quella territoriale, qual è la seconda leadership?
L’energia verde, che rappresenta il nostro presente e il nostro futuro. È questa preminenza che vogliamo consolidare, investendo in tutte quelle energie che non prevedono il consumo di combustibili fossili. Oggi siamo in una fase nella quale il saper cogliere le opportunità che vengono dalle filiere economiche e produttive dei territori con una visione orientata al futuro, all’economia circolare, alla sostenibilità, può rappresentare un elemento davvero fondamentale per un’azienda come la nostra. E verso questo obiettivo siamo fortemente impegnati.
Come questi indirizzi si traducono in esperienze concrete?
Le azioni in tal senso non sono mancate. Prendendo come esempio una delle più recenti abbiamo acquisito l’impianto Biofor di Castelleone (in provincia di Cremona), entrato in esercizio nel 2010, la cui caratteristica è la co-digestione anaerobica per la produzione di biogas e per la cogenerazione di energia alimentato da fonti rinnovabili. Significativo sarà nei prossimi anni l’impegno di LGH negli investimenti per migliorare ulteriormente l’impianto, stimati in 5 milioni di euro. Sono numerosi i dossier sui quali la società è impegnata, anche fuori dal territorio lombardo. Uno fra tutti, l’acquisizione di un impianto di generazione alimentato a biomassa di Sant’Agata di Puglia (in provincia di Foggia). Un’altra operazione nel segno dell’economia circolare. Dentro queste scelte ci sono chiare indicazioni dell’identità di LGH: un’azienda sana, verde, impegnata nella partnership con A2A per dare un contributo significativo alla crescita dei territori. Biomasse, biofuel, mini-idro, biogas, fotovoltaico: sono questi per LGH i capitoli di una strategia coerente da perseguire anche col nuovo Piano Industriale 2020-2024.
Ce lo illustri a grandi linee.
Come ho accennato, i principali elementi che lo caratterizzano sono l’economia circolare, la bio-energia, l’efficienza energetica e le aggregazioni sui territori. Il Piano, che ha le basi nelle attività messe in campo sin dall’inizio della partnership industriale con A2A e nei risultati raggiunti nel primo quadriennio, ora vuole creare le condizioni per uno sviluppo coerente con la nuova vocazione di LGH di vera e propria utility green. Puntiamo, ad esempio, allo sviluppo di soluzioni a sostegno dell’economia circolare nel settore agroalimentare dei territori storicamente serviti, percorso già iniziato nel 2019. Inoltre, è nostra intenzione spingere ulteriormente sull’efficienza energetica per le industrie: la prospettiva è quella di comunità capaci di rispondere alle sfide energetiche anche dall’interno, con elevata autonomia, per sopperire a fattori imprevedibili come l’epidemia Covid-19 ci ha purtroppo insegnato. [...]
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