Biocombustibili e sostenibilità: l’esperienza dell'etanolo in Brasile |
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di Daniele Cesano, Giorgio Ruffolo Research Fellow, Center for International Development, Harvard University, USA
► da Cambridge (Massachusetts)
Il programma brasiliano di incentivazione ai produttori di etanolo (Proálcool) iniziò nel 1975 ed è riuscito in circa tre decenni a introdurre una miscela nazionale obbligatoria di etanolo-benzina (gasohol) che oggi varia tra il 20 e il 25 per cento.
Ufficialmente il Proálcool durò dal 1975 al 1991, ma le tariffe incentivanti ai produttori continuarono a sussistere fino all’inizio della liberalizzazione del mercato nazionale (1999). L’industria è cresciuta in termini di produzione da 172.000 metri cubi nel 1976 ad una proiezione di oltre 20 milioni di metri cubi nel 2008.
Oltre 22 miliardi di dollari (valore nominale) sono stati investiti dal governo brasiliano dal 1979 fino al 1999 per supportare le aziende produttrici. Tutto questo sforzo iniziale adesso comincia a essere ripagato.
Oggi l’etanolo rappresenta oltre il 50 per cento dei combustibili liquidi utilizzati nei trasporti. Non esiste più nessun tipo di sussidio diretto. [...]
Recenti considerazioni scientifiche sulle emissioni di gas serra, calcolate sul ciclo di vita dei biocombustibili, hanno però messo in discussione per l’ennesima volta la capacità dell’etanolo (e del biodiesel) di essere un’alternativa sostenibile ai combustibili fossili.
Esistono versioni contrastanti su come questo calcolo dovrebbe essere fatto e i risultati variano molto a secondo delle ipotesi preliminari. Tuttavia, guardando all’esperienza brasiliana, si capisce che l’industria dell’etanolo legata alla canna da zucchero è molto competitiva per i bassi costi di produzione e l’alta produttività. L’industria europea e italiana dell’etanolo avranno serie difficoltà a competere con le regioni tropicali, anche qualora le tecnologie di seconda generazione (etanolo ligno-cellulosico) diventino realtà a breve. Il presente articolo cerca di illustrare i fattori principali che hanno portato il Brasile a sviluppare una propria industria di etanolo con grande successo. [...]
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